Luce solare: abbronzatura e non solo

Luce solare: abbronzatura e non solo
Agli inizi del secolo scorso un medico danese scoprì i benefici della luce ultravioletta per combattere e prevenire una particolare malattia della pelle. Tale scoperta gli valse il premio Nobel e da quel momento la luce solare iniziò ad essere considerata come un’alleata per la salute.
Oggi si ha una concezione totalmente opposta, tanto che l’abbronzatura è un sinonimo di benessere e di vita agiata e la si vorrebbe ostentare tutto l’anno.
La luce solare non è però solo tintarella. È un fascio di radiazioni elettromagnetiche che raggiungono la superficie terrestre e svolgono un ruolo importante per la salute degli esseri viventi.
Il Sole emette una grandissima quantità e varietà di onde elettromagnetiche, solo una parte di esse supera l’atmosfera ed è composta da tre tipi di luce.
La prima è la luce visibile, quella che possiamo osservare con i nostri occhi, che va dal rosso al violetto e rappresenta il 37% di tali radiazioni.
Svolge un ruolo importante nella regolazione di alcune attività corporee come l’andamento circadiano degli ormoni e il ritmo sonno-veglia.
Stimola la produzione della serotonina, non aggredisce la cute e non è pericolosa per la salute, al massimo può provocare fastidiosi bagliori agli occhi.
Il secondo gruppo di radiazioni (60%) che raggiungono la terra è costituito dai raggi infrarossi, la cui caratteristica principale è quella di trasmettere calore allo strato superficiale della pelle e in caso di un eccessivo assorbimento possono causare vasodilatazione o la disidratazione cutanea.
Il terzo e ultimo di tipo di luce rappresenta solo il 3% delle radiazioni, ma sono tanto utili quanto potenzialmente dannose per il nostro organismo, si tratta dei raggi ultravioletti. I raggi UV favoriscono l’accrescimento osseo intervenendo nella sintesi della vitamina D, stimolano l’attività dei globuli bianchi e la circolazione, favoriscono la produzione di melanina e quindi sono i responsabili dell’abbronzatura. La loro pericolosità sta nel fatto che possono penetrare nel derma fino a distruggere capillari e collagene, gli UV-A, oppure alterare il DNA, gli UV-B, aumentando il rischio di tumori cutanei. Gli UV-C hanno un potere cancerogeno più elevato, ma fortunatamente sono trattenuti dalla fascia di ozono.
Ecco perché è importante proteggere la pelle dal sole, anche all’ombra, ed esporla con le dovute precauzioni.
Cappellino, occhiali da sole e l’applicazione regolare di creme solari sono basilari. Per chi necessita di maggiore protezione o vuole essere ben organizzato è possibile indossare indumenti anti-UV realizzati con appositi materiali che agiscono come i filtri delle creme solari.
Un ulteriore aiuto è dato dall’alimentazione che, seguendo una dita ricca di antiossidanti, vitamine (A,C,E ed F), sali minerali e acqua, prepara l’organismo alla produzione di melanina, contrasta la disidratazione cutanea e ne previene l’invecchiamento precoce.
Per una abbronzatura sicura e salutare, Latte Solare Bronzo e Carota Perle utilizzati prima dell’esposizione al sole stimolano i meccanismi di protezione della pelle.
Latte Solare Ambra e Miele la proteggono durante i giorni i maggiore esposizione e sono indispensabili per le pelli più chiare.
Doposole all’olio d’Argan nutre e lenisce la cute, ripristinando il film idrolipidico.