Biologico? Sì, se made in Italy. Prodotti biologici italiani per mangiare sano

Siamo abituati a considerare l’agricoltura una attività naturale, ma l’uomo ha iniziato a modificare l’ambiente quando da nomade è diventato stanziale e ha iniziato a coltivare i vegetali che più erano utili per lui a scapito della vegetazione spontanea.
La nascita delle città, sempre più grandi e popolose, ha richiesto la produzione su vasta scala di cibo, facendo nascere l’allevamento e l’agricoltura intensivi. È diventato indispensabile uno sfruttamento estremo dei terreni che ha portato ad un indebolimento dei vegetali, spesso coltivati su terreni impoveriti dalla mancanza di rotazione delle colture.
Ormai è necessario intervenire contro i nemici naturali dei vegetali, insetti, malattie varie, carenza di nutrienti nel terreno, perché le piante non sono più in grado di difendersi da sole. Oggi l’agricoltura è un grande mercato per l’industria chimica che rifornisce i coltivatori di pesticidi, concimi chimici, fitofarmaci e tutto il necessario per far fruttare il più possibile i campi e conservare il raccolto per il tempo necessario alla distribuzione.
I danni dell’agricoltura intensiva
Ma l’industria ha messo le mani anche sulle sementi. Il mercato degli OGM fa bene alle multinazionali che, vendendo semi che producono piante sterili perché geneticamente modificate, costringono il contadino a comprare ogni anno le sementi, senza la possibilità di produrne in proprio, come si faceva in passato. Questo provoca anche una globalizzazione delle verdure e della frutta, favorendo quelle che danno resa maggiore a scapito delle varietà locali, che danno magari un prodotto meno grande e bello ma molto più nutriente e saporito.
Ormai molti studi mettono in evidenza i danni di questo tipo di produzione agricola: la relazione tra l’uso di pesticidi e la diffusione del Morbo di Parkinson, il maggiore assorbimento di prodotti chimici nell’organismo infantile, la povertà di nutrienti in questi vegetali manipolati e coltivati in modo intensivo ecc. Per fortuna negli ultimi anni in Italia c’è stato un forte sviluppo del mercato del naturale, che ha avuto come conseguenza un fortissimo incremento della superficie coltivata biologicamente. Nel nostro Paese esiste una rete di controllo molto efficiente, supportata dai Carabinieri del NAS e dalle ASL che fungono da supervisori degli organi privati di Certificazione Biologica.
I prodotti biologici italiani
Una maggiore cautela è obbligatoria per i prodotti bio provenienti dall’estero, che hanno un costo molto più abbordabile dei prodotti bio italiani, ma non sempre sono di qualità così alta. Ogni Stato infatti si dà regole proprie, che possono anche essere meno restrittive delle nostre. In effetti i prodotti bio presenti nei supermercati provengono spesso da Paesi esteri, anche molto lontani e non danno quindi la piena garanzia come invece accade con i prodotti italiani.
Accostiamoci, dunque, con piena convinzione ai prodotti biologici italiani, perché mangiare sano è il più importante atto di prevenzione per la nostra salute e quella dei nostri bambini.