Il Secondo Cervello

Carissimi lettori, iniziamo l’anno nuovo parlando di uno degli organi più importanti e complessi del corpo che però tendiamo sempre a sottovalutare, forse proprio per la sua funzione… perché fa il “lavoro sporco”: l’intestino.

È definito secondo cervello per la presenza di un vero e proprio sistema nervoso. Non ce ne accorgiamo, ma invia al cervello numerosissimi messaggi che percepiamo solo quando diventano campanelli d’allarme. Questi messaggi sono il resoconto delle attività che si svolgono nell’intestino, se sono andate a buon fine o meno. Facciamo un piccolo ripasso.

Il lungo tubo intestinale, circa 7 metri, è popolato in tutta la sua superficie da 500 specie  di batteri diversi, appena sotto lo stomaco prosegue la digestione e si assorbono i primi nutrienti, successivamente nell’intestino tenue vengono assorbite le restanti molecole nutrienti e infine nell’intestino crasso avviene il riassorbimento di acqua, sali minerali e la separazione del cibo non digerito che sarà poi espulso attraverso le feci.

Questo meccanismo di digestione-assorbimento-espulsione è estremamente delicato, piccole variazioni possono alterare la flora batterica e manifestare quei fastidiosissimi disturbi intestinali (flatulenza, gonfiore, stitichezza, diarrea, ecc…) che provocano forti dolori, danneggiano la qualità della vita e l’organismo si debilita.

Un’alimentazione corretta, bere molta acqua ed evitare uno stile di vita sedentario sono fondamentali per il nostro intestino, però a volte non basta. Esistono diversi rimedi per aiutare gli intestini più pigri o messi in difficoltà: dalle tecniche yoga alla riflessologia plantare, dai fiori di Bach ad una alimentazione ricca di fibre, però ce ne sono due che meritano di essere presi in considerazione.

Il primo è l’aromaterapia. Come detto sopra, l’intestino è un “secondo cervello” e spesso si tende a interiorizzare le proprie emozioni ed è proprio lui l’organo bersaglio. Gli oli essenziali agiscono direttamente sulla funzionalità dell’intestino oppure in maniera più mirata, stimolando il sistema nervoso e/o le secrezioni digestive, come il rosmarino e la menta piperita.

Il secondo rimedio è la fitoterapia che può contare su moltissime piante ed erbe per avere una corretta funzionalità intestinale. Ovviamente si possono assumere come alimenti tal quali, sotto forma estratti secchi negli integratori, oppure come decotti, infusi e tisane. Grazie a queste bevande è possibile avere un duplice effetto perché oltre ai principi attivi della pianta si è invogliati a bere di più (quando non si ha sete è difficile bere l’acqua “pura”) e non scordiamoci che l’acqua pulisce l’intestino ed è fondamentale per il corretto funzionamento di tutto l’organismo.

In base all’effetto desiderato le ricette sono numerose, ad esempio per disinfiammare sono indicate erbe e piante ricche in mucillagini (aloe, psillio e malva) oppure per favorire l’eliminazione dei gas, dovuti a cattiva digestione, stitichezza, ecc… ci sono il finocchio, l’angelica e la melissa.

Concludo ricordando che l’intestino appartiene al sistema deputato a digerire e ad assimilare non solo il cibo, ma anche le emozioni per cui nutriamo il nostro spirito con la stessa cura ed attenzione con cui alimentiamo il nostro corpo.

Felice 2017.